Passeggiare tra le vie di Alberobello, piccola città pugliese non lontana da Bari, ti farà sognare: stiamo parlando di una città patrimonio UNESCO, unica al mondo. Il suo nome viene dal latino Sylva Arboris Belli (in italiano “Selva1 dell’albero della guerra”), perché quando la città è nata la zona aveva una ricca vegetazione2.
1selva: bosco.
2vegetazione: piante.

Ma cosa rende questo luogo così speciale? I trulli, casette bianche dal tetto conico. Queste abitazioni hanno una caratteristica bizzarra3: sono costruite con pietre incastrate tra loro, a secco4. Nel centro storico della città ce ne sono più di millecinquecento, e i più antichi risalgono al XIV secolo. Per costruire i trulli c’è bisogno di veri e propri specialisti, i maestri trullari, che oggi sono rari e si contano sulle dita di una mano5.
Mentre cammini per le vie di Alberobello osserva bene i tetti, perchè potrai notare dei simboli, disegnati a mano libera6, molto curiosi e affascinanti: alcuni sono per la protezione della famiglia, altri sono contro il malocchio7, altri ancora sono religiosi.
3bizzarro: strano, insolito.
4a secco: le pietre sono messe l’una sopra l’altra, senza l’utilizzo di malta.
5si contano sulle dita di una mano: sono molto pochi.
6a mano libera: liberamente, senza l’uso di strumenti.
7malocchio: secondo la superstizione popolare, è un incantesimo che porta sfortuna e negatività.


La “Città dei trulli” è un borgo vivace, magico e senza tempo. In estate si organizzano anche diversi eventi, come spettacoli teatrali, concerti e serate di poesia o beneficenza. Uno di questi eventi è il Festival delle luci, in cui i trulli vengono colorati con meravigliose proiezioni di luce.
(Foto da https://lavaligiainviaggio.com/2015/07/13/alberobello-light-festival/)
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