Immagina: è il 1972, sei in Italia e qui si parla solo di Fetus, il 33 giri1 che sta creando uno scandalo incredibile in tutto il Paese.
1 33 giri: disco in vinile che gira 33 volte in un minuto.

Sì, perché Franco Battiato è sempre stato un artista fuori dagli schemi2. In un’Italia abituata a musica più… convenzionale (avete presente i Pooh?), il cantautore ha creato uno stile personalissimo, unendo perfettamente sonorità elettroniche e classiche, synth-pop e rock.
2 fuori dagli schemi: unico, originale.
La sua carriera inizia negli anni Sessanta come quella di tanti altri cantanti italiani: canzoni d’amore, arrangiamenti alla moda… Ma questa, per fortuna, non è la sua strada. Abbandona infatti il progetto e si dedica a nuovi interessi, come al sufismo3 mediorientale e alla musica elettronica. Diventa così il primo in Italia a sperimentare con i sintetizzatori e a comporre musica d’avanguardia, lasciando tutti a bocca aperta, sbalorditi.
3 sufismo: pratica ascetico-religiosa islamica.
Battiato, il cantautore intellettuale
La carriera artistica di Battiato si evolve in continuazione e arriva anche sulla scena pop. Le sue canzoni diventano orecchiabili4 ma impegnate5, e i suoi testi sono un mix unico di filosofia, citazioni colte, politica, religione e pubblicità.
La sua musica è sicuramente complessa, ma allo stesso tempo arriva al cuore di tutti: canzoni come La Cura, Centro di gravità permanente e Cuccuruccucú fanno ormai parte della storia della musica italiana.
4 canzone orecchiabile: piacevole da ascoltare.
5 canzone impegnata: si occupa di problemi politici e sociali.

«A me piacerebbe non essere in nessun tempo. L’ideale sarebbe appartenere a tutte le epoche, ma mi rendo conto che si tratta di un’ambizione smodata», ha dichiarato Battiato nel 1992.
Ha realizzato il suo sogno? Noi crediamo proprio di sì!
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